The modern Frugès district in Pessac, near Bordeaux, is the first and only housing complex to be built by Le Corbusier, before the start of research into large blocks of flats and housing units. According to the intention of its patron, the industrialist Henri Frugès, the neighborhood was to be a laboratory where the designer could verify his own urban theories, and at the same time be an opportunity to organize the construction site and then the construction according to criteria of standardization, industrialization, Tayloralization. In those years, in fact, the theories of the American engineer Frederick W. Taylor on improving production efficiency were of great interest. The objective of the entire operation was to create the maximum number of accommodations without neglecting the isolation and privacy of each apartment. To this end, Le Corbusier reduced the number of isolated houses to a minimum by composing differentiated groups of private dwellings and gardens, so as to obtain public open spaces. The article is composed of a couple of pages. In the first there is the plan of the intervention and an explanatory text; in the second, generally, one of the most representative nuclei of the complex analyzed, seen in plan, elevation and section so as to have in a single original drawing the most relevant information on the character of the building and architecture. Above are reported, under the serial number, the identification data of the intervention: title, author, year of design-construction, place (street, city, country). The explanatory text always continues on the next page, ending with a brief bibliography.

Il quartiere moderno Frugès, a Pessac, presso Bordeaux, è il primo e unico complesso di edifici per abitazioni realizzato da Le Corbusier, prima dell’avvio delle ricerche sui grossi blocchi abitativi e le Unità di abitazione. Secondo l’intenzione del suo patrocinatore, l’industriale Henri Frugès, il quartiere doveva essere un laboratorio dove il progettista avrebbe potuto verificare le proprie teorie urbanistiche, e nello stesso tempo essere l’occasione per organizzare il cantiere e quindi la costruzione secondo criteri di standardizzazione, industrializzazione, taylorizzazione. In quegli anni infatti erano di grande interesse le teorie dell’ingegnere americano Frederick W. Taylor sul miglioramento dell’efficienza produttiva. L’obiettivo dell’intera operazione era la realizzazione del massimo numero di alloggi senza trascurare l’isolamento e la privacy di ogni appartamento. A tal fine Le Corbusier ridusse al minimo il numero delle case isolate componendo raggruppamenti differenziati di alloggi e giardini privati, così da ottenere spazi aperti pubblici. L'articolo è composto da una coppia di pagine. Nella prima vi è la planimetria dell’intervento ed un testo esplicativo; nella seconda, generalmente, uno dei nuclei più rappresentativi del complesso analizzato, visto in pianta, prospetto e sezione in modo da avere in un unico disegno originale le informazioni più rilevanti sul carattere dell’edificio e dell’architettura. 
in alto sono riportati, sotto il numero progressivo, i dati identificativi dell’intervento: titolo, autore, anno di progettazione-costruzione, luogo (strada, città, nazione). Il testo esplicativo continua sempre in una pagina successiva finendo con una sommaria bibliografia.

Cité Frugès, Le Corbusier e Pierre Jeanneret / Grimaldi, Andrea. - (2019).

Cité Frugès, Le Corbusier e Pierre Jeanneret

Andrea Grimaldi
2019

Abstract

The modern Frugès district in Pessac, near Bordeaux, is the first and only housing complex to be built by Le Corbusier, before the start of research into large blocks of flats and housing units. According to the intention of its patron, the industrialist Henri Frugès, the neighborhood was to be a laboratory where the designer could verify his own urban theories, and at the same time be an opportunity to organize the construction site and then the construction according to criteria of standardization, industrialization, Tayloralization. In those years, in fact, the theories of the American engineer Frederick W. Taylor on improving production efficiency were of great interest. The objective of the entire operation was to create the maximum number of accommodations without neglecting the isolation and privacy of each apartment. To this end, Le Corbusier reduced the number of isolated houses to a minimum by composing differentiated groups of private dwellings and gardens, so as to obtain public open spaces. The article is composed of a couple of pages. In the first there is the plan of the intervention and an explanatory text; in the second, generally, one of the most representative nuclei of the complex analyzed, seen in plan, elevation and section so as to have in a single original drawing the most relevant information on the character of the building and architecture. Above are reported, under the serial number, the identification data of the intervention: title, author, year of design-construction, place (street, city, country). The explanatory text always continues on the next page, ending with a brief bibliography.
2019
Atlante dell'abitazione moderna 1901-2002
9788860493033
Il quartiere moderno Frugès, a Pessac, presso Bordeaux, è il primo e unico complesso di edifici per abitazioni realizzato da Le Corbusier, prima dell’avvio delle ricerche sui grossi blocchi abitativi e le Unità di abitazione. Secondo l’intenzione del suo patrocinatore, l’industriale Henri Frugès, il quartiere doveva essere un laboratorio dove il progettista avrebbe potuto verificare le proprie teorie urbanistiche, e nello stesso tempo essere l’occasione per organizzare il cantiere e quindi la costruzione secondo criteri di standardizzazione, industrializzazione, taylorizzazione. In quegli anni infatti erano di grande interesse le teorie dell’ingegnere americano Frederick W. Taylor sul miglioramento dell’efficienza produttiva. L’obiettivo dell’intera operazione era la realizzazione del massimo numero di alloggi senza trascurare l’isolamento e la privacy di ogni appartamento. A tal fine Le Corbusier ridusse al minimo il numero delle case isolate componendo raggruppamenti differenziati di alloggi e giardini privati, così da ottenere spazi aperti pubblici. L'articolo è composto da una coppia di pagine. Nella prima vi è la planimetria dell’intervento ed un testo esplicativo; nella seconda, generalmente, uno dei nuclei più rappresentativi del complesso analizzato, visto in pianta, prospetto e sezione in modo da avere in un unico disegno originale le informazioni più rilevanti sul carattere dell’edificio e dell’architettura. 
in alto sono riportati, sotto il numero progressivo, i dati identificativi dell’intervento: titolo, autore, anno di progettazione-costruzione, luogo (strada, città, nazione). Il testo esplicativo continua sempre in una pagina successiva finendo con una sommaria bibliografia.
movimento moderno; tipo e morfologia; abitare
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Cité Frugès, Le Corbusier e Pierre Jeanneret / Grimaldi, Andrea. - (2019).
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